Con comunicato di ieri 4 maggio 2017 l’Unione Nazionale Giudici di Pace (UNaGiPa) ha proclamato un nuovo sciopero dei giudici di pace dal 15 maggio all’11 giugno.
Nel lungo comunicato, in cui vengono esplicitate le ragioni del nuovo sciopero che durerà per ben quattro settimane consecutive, vengono anche resi noti i servizi che nel periodo appunto di sciopero saranno comunque garantiti. In particolare:
«a) i giudici di pace assicureranno, durante tutto il periodo dello sciopero, la tenuta di una sola udienza a settimana (come peraltro perseguito per tutti i giorni a venire dalla mortificatrice volontà “riformista” dal Ministro Orlando, che determinerà il definitivo “de profundis” della Giustizia in Italia);
b) tutte le altre attività giudiziarie ed amministrative resteranno sospese, ivi comprese, in via esemplificativa la redazione ed il deposito delle sentenze e dei decreti ingiuntivi, dovendosi ritenere ogni termine imposto dalla legge e dal CSM, peraltro nell’ambito di di un rapporto che la Suprema Corte di Cassazione, in violazione di specifiche disposizioni di legge e regolamentari, ha definito di natura meramente volontaristico, come parimenti sospeso;
c) per l’intero periodo i giudici di pace si asterranno, altresì, dalla partecipazione ai corsi di formazione, distrettuale e nazionale, nonché da ogni altra attività legata al proprio ufficio.
Verranno garantiti solo gli atti indifferibili ed urgenti previsti dal codice di autoregolamentazione dello sciopero, come approvato dalla CGSSE».
Documenti & Materiali
Scarica il testo del comunicato UNaGiPa del 04/05/2017